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L'abitato di Serra di Vaglio

L'abitato di Serra di Vaglio sorge a 1100 metri sul livello del mare, su un'altura che controlla l'alta valle del fiume Basento, importante via di comunicazione utilizzata nell'antichità per le relazioni tra la colonia greca di Metaponto, la Basilicata interna e la costa tirrenica. La prima occupazione stabile del pianoro, da parte dei Peukeketiantes, risale alla seconda metà dell'VIII secolo a.C.. ed é caratterizzata da gruppi sparsi di capanne, alternate a nuclei di sepolture. A partire dalla fine del VII secolo a.C., l'avvio di relazioni stabili con i Greci insediati a Metaponto determina trasformazioni radicali nella strutturazione dell'insediamento. Sul pendio orientale della collina, in località Braida, viene costruita, ad opera di artigiani greci, la monumentale residenza di un gruppo aristocratico indigeno. L'edificio eccezionalmente e decorato, alla maniera dei templi greci, con lastre figurate a rilievo in terracotta. Le scene rappresentano il duello tra guerrieri armati alla maniera degli opliti ellenici (con elmo, scudo e lancia), seguiti da un palafreniere che trattiene, per le briglie, il cavallo, con cui il condottiero si è recato sul luogo del combattimento. Intorno alla metà del VI secolo a.C., l'abitato di Vaglio assume caratteristiche simili a una città greca. Ai margini di un asse viario centrale, vengono realizzati edifici dotati di fondazioni in pietra e decorati con terrecotte architettoniche di derivazione metapontina. Dalla fine del V secolo a.C. i Lucani occupano il territorio potentino e, intorno alla metà del IV secolo a. C., realizzano a Serra di Vaglio una poderosa fortificazione che recinge il pianoro per circa 2,5 km. Nei primi decenni del III secolo a. C. l'abitato di Vaglio. distrutto da un violento incendio, cessa di esistere.

Autore: Cartello affisso in paese

 

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